Le voci dell’Aurora – Gaber
Le voci dell’Aurora – Gaber

Le voci dell’Aurora – Gaber

Il 1 marzo, alla Sala Frau di Spoleto, il secondo appuntamento della rassegna sul cantautorato italiano.

L’iniziativa nasce sulla scia del premio Nobel per la letteratura del 2016 conferito al cantautore statunitense Bob Dylan. L’accademia svedese ha così giustificato tale scelta (particolarmente discussa soprattutto in ambito accademico):


“Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana”.

Mutatis mutandis il premio dato al cantautore del Minnesota ha potenzialmente elevato al rango di “poeti” molti cantautori della tradizione musicale nostrana, i quali si sono sempre distinti in ambito musicale per la profondità e il valore estetico dei propri testi quasi sempre scritti, musicati e cantati da loro stessi.

L’Associazione di promozione sociale e culturale Aurora (promotrice ed ideatrice dell’evento) ha scelto di far continuare la rassegna con uno dei più innovatori tra cantautori italiani: il milanese Giorgio Gaber, iniziatore del genere denominato “teatro canzone”.

Da sempre al di fuori degli schemi, il signor G ha tentato di rivelare (e combattere) le ipocrisie della società occidentale (possiamo ancora definirla, come diceva lui, borghese?) da numerosi e svariati punti di vista: a partire dalla politica passando per il giornalismo, dall’emancipazione femminile alle dinamiche dei rapporti di coppia, fino a giungere nel suo ultimo album (Io non mi sento italiano, 2003) a proporre una nuova idea – e una nuova speranza – di essere umano e di salvezza dell’uomo.

Alla Sala Frau di Spoleto verranno ripercorse le tappe principali del viaggio del cantautore milanese con omaggi musicali e letture dei testi di maggior successo ed importanza.

Durante l’evento sarà possibile accompagnare l’ascolto con un calice di vino cileno proveniente dal commercio equo-solidale: il vino proviene da “Viña Chequen”, un’impresa costituita nel 2002 da dieci produttori vitivinicoli della provincia di Talca, Cile, con il fine di migliorare le condizioni lavorative di tutti i lavoratori coinvolti nella filiera vitivinicola e la promozione di varie attività sociali (tra cui sostegno scolastico per i figli dei lavoratori).