Il 25 gennaio, alla Sala Frau di Spoleto, il primo appuntamento della rassegna sul cantautorato italiano.
L’iniziativa nasce sulla scia del premio Nobel per la letteratura del 2016 conferito al cantautore statunitense Bob Dylan. L’accademia svedese ha così giustificato tale scelta (particolarmente discussa soprattutto in ambito accademico):
“Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana”.
Mutatis mutandis il premio dato al cantautore del Minnesota ha potenzialmente elevato al rango di “poeti” molti cantautori della tradizione musicale nostrana, i quali si sono sempre distinti in ambito musicale per la profondità e il valore estetico dei propri testi quasi sempre scritti, musicati e cantati da loro stessi.
Ad apertura dell’appuntamento l’Associazione di promozione sociale e culturale Aurora (promotrice ed ideatrice dell’evento) ha scelto di far rappresentare questa pentade di artisti all’autore più accademico tra quelli selezionati: il milanese Roberto Vecchioni, autore di Luci a San Siro, professore di greco e latino, scrittore nonché saggista e poeta.
Attraverso il suo camino nella musica, attraccando spesso alle sponde della poesia e della letteratura, Vecchioni compie un viaggio profondamente personale: dolori, sconfitte e tradimenti che hanno solcato ineluttabilmente la sua vita. Ma tali esperienze, una volta digerite e comprese, portano l’autore a raggiungere le consapevolezze più recondite sull’esistenza, sulla condizione dell’essere umano.
Alla Sala Frau di Spoleto verranno ripercorse le tappe principali del viaggio del cantautore milanese con omaggi musicali e letture dei testi di maggior successo ed importanza.
Alla conclusione dell’evento ci sarà inoltre un aperitivo di autofinanziamento organizzato dall’Associazione Aurora.
