La posizione di Cina e Russia sull’attacco dell’Iran
La posizione di Cina e Russia sull’attacco dell’Iran

La posizione di Cina e Russia sull’attacco dell’Iran

Sia Cina che Russia hanno di fatto preso una posizione tiepida ed equivoca sulla vicenda. D’altra parte, inutile nasconderlo, né Cina né Russia (almeno quella odierna di Putin) gradirebbero un Iran quale nuova fortezza strategica nucleare dell’antisionismo mondiale. I rapporti russo-cinesi con l’entità sionista israeliana non sono affatto di ostilità strategica.

Ecco le fonti effettive, fuori dalla propaganda: 

Dopo il tweet dell’account ufficiale internazionale della Guida sciita Sayyed Nasrallah in omaggio a Benito Mussolini quale Spada dell’Islam, i Sionisti di La7 e del Corriere della Sera (proprietà Cairo non a caso) si sono scatenati e sono stati presi in contropiede

Queste posizioni non sono in realtà nuove nell’universo sciita, tuttaltro. Basti pensare al quotidiano ultraconservatore iraniano Kayhan, che esprime periodicamente tali posizioni da decenni, o alla nota conferenza sulle bugie di Yalta diffuse dopo il 1945 indetta dall’allora presidente iraniano Ahmadinejad, con il pieno consenso della Guida suprema. 

Foto di Hassan Nasrallah, leadera di Hezbollah e alleato dell'Iran.

Tali questioni sono comunque secondarie. L’Iran è in questo senso da sempre un baluardo della Controrivoluzione mondiale ben oltre la sciocca e infantile contrapposizione (sionista) tra fascismo e antifascismo; il punto fondamentale è invece che l’Iran – purtroppo alle prese con una lotta interna molto radicale tra la generazione rivoluzionaria e quella post-rivoluzionaria – non si può più oggettivamente considerare un faro strategico e ideocratico come lo fu durante i primi anni del “khomeinismo” di stato o dell’Islam “Nero” e controrivoluzionario contrapposto all’Islam “rosso” o “bianco”. 

Superare senza rinnegare la dicotomia più strettamente religiosa e “settaria” doveva essere l’obiettivo tattico da anni secondo la generazione più moderna e post-rivoluzionaria, aggiornando il messaggio dell’Imam e abbandonando totalmente ogni retaggio tardo-imperiale; obiettivo sino a ora certamente non raggiunto. Vedremo gli sviluppi augurandoci il bene per quel grande popolo dalle radici millenarie, che sta resistendo da decenni, solitario, forte solo dell’aiuto del divino/spirituale (Qui: un piccolo video sulle “Guardie della Rivoluzione”, che più di tutti hanno combattuto e stanno combattendo in prima linea l’ISIS sostenuto da Occidente e Israele).