Prove politiche di comunitarismo: il manifesto dell’Associazione Aurora
Prove politiche di comunitarismo: il manifesto dell’Associazione Aurora

Prove politiche di comunitarismo: il manifesto dell’Associazione Aurora

Di Lorenzo Borrè (CCC – Cultura Civismo Comunità)

Alla ricerca del Sole, questo il suggestivo titolo del libro-manifesto dell’associazione Aurora, sodalizio che attua, tramutandoli in azioni culturali e politiche, i principi del comunitarismo e la via delle nuove sintesi. Finalmente fuori dalle secche – e dalle sacche – del Novecento, con idee chiare e forti, senza mimetismi, dissimulazioni, scaltrismi tattici. Chiara è, nel pamphlet di 185 pagine, la distinzione politica schmittiana tra Amico/Nemico, chiare e nette la collocazione di campo e la prospettiva d’azione.

Con riferimenti culturali che si nutrono dell’elaborazione dei pensatori comunitaristi e dei filosofi dell’ecologia del profondo, si intuisce di primo acchito la lettura e la meditazione sulle opere di Alasdair Macyntire, Michael Sandel, Alain de Benoist, Pietro Barcellona, Alex Langer, Serge Latouche, rafforzate dalla visione eroica di Yukio Mishima e dal disincanto di Fredrich Nietzsche, letture che portano ad individuare le sovrastrutture da abbattere: il Capitalismo e la società di Mercato, sul piano economico; l’individualismo sul piano filosofico; il liberalismo sul piano politico; gli Stati Uniti sul piano geopolitico.

Nemici schmittiani di cui gli estensori del libro-manifesto dell’Associazione Aurora ben evidenziano il tratto comune: l’hybris, ovvero la mancanza di misura, la sconfinatezza delle pretese egemoniche, l’illimitatezza delle ambizioni, che portano alla distruzione del pianeta, alla decadenza dei popoli, all’inaridimento delle fonti di produzione di senso, alla scomparsa dei legami sociali. L’hybris della Forma Capitale è il superamento del limite ecologico – giacché la crescita all’infinito è chiaramente impossibile in un mondo finito – e di quello sistemico, perché il suo ingresso nella dimensione del “capitale fittizio”, fondato sulla creazione del debito, sull’astrazione monetaria e su hedge fund che scommettono sul fallimento degli Stati, lo avvicina a grandi falcate alla sua fase terminale; l’hybris della società di mercato è nel volersi sostituire all’Ordine cosmico, ponendosi come ordine costituito dei rapporti sociali, fondandoli sull’alienazione dei legami interpersonali secondo criteri utilitaristici che postulano l’obliterazione di qualsiasi condizione (o identità) caratterizzante la persona: culturale, politica, religiosa, etnica, fino a negare l’oggettività della stessa condizione sessuale; l’hybris dell’individualismo, perchè nella sua forma di edonismo desiderante, fondato sull’assioma del “diritto di avere diritti” declinati non più sull’ordinamento naturale, ma sulle possibilità illimitate della Tecnica, distrugge gradualmente le basi antropologiche della vita intera e di ogni legame olistico. Infine l’hybris degli Stati Uniti: il volersi porre come unica potenza egemone a livello planetario, con l’ambizione imperialistica di imporre al mondo intero il monopolio della sua economia, della sua visione del mondo, della sua interpretazione del diritto internazionale, del suo stesso linguaggio e vocabolario concettuale.

E non mancano i punti fermi, i principi e i valori che costituiscono l’identità caratterizzante del progetto Aurora: la riaffermazione della necessità di un legame sociale, di un vincolo comunitario tra le persone in cui il concetto di Patria coniuga appartenenza solidaristica e fonti di produzione di senso, riappropriandosi della funzione di mito fondativo della comunità olistica, in cui l’attività politica si fonda su due sentimenti propulsori, negletti dalle masse dell’epoca dell’edonismo cognitivo: coraggio e amore.


Qui puoi trovare il manifesto dell’associazione Aurora Alla ricerca del Sole. Se l’hai già letto, lascia anche tu una recensione.